Con un emendamento al disegno di legge di conversione del decreto per il Mezzogiorno - D.L. n. 243/2016 (A.C. 4200), è stato aumentato, al massimo consentito, il credito d’imposta per l'acquisto di beni strumentali. In particolare, per le grandi aziende in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Abruzzo, Sicilia e Sardegna, si passa dall’attuale 10% al 25%, per le medie dal 15% al 35% e per le piccole dal 20% al 45%.
Nell’intento di sostenere in maniera intelligente e mirata il tessuto produttivo del Paese, con un emendamento al Ddl di conversione del decreto sul Mezzogiorno, approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, è stato aumentato, al massimo consentito, il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali.
In particolare sono ammissibili gli investimenti facenti parte di un progetto di investimento iniziale relativi all’acquisto, anche tramite leasing, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive nuove o già esistenti.
Per le grandi aziende in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Abruzzo, Sicilia e Sardegna si passa dall’attuale 10% al 25%, per le medie dal 15% al 35% e per le piccole dal 20% al 45%.
Il periodo ammesso alle agevolazioni è quello relativo ad investimenti realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2016 e fino al 31/12/2019 effettuati successivamente alla data di pubblicazione della Legge di conversione del DL.
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