Esonero da ogni responsabilità

Le informazioni fornite sono sintetiche di bandi, regolamenti e circolari molto più ampi e articolati e hanno unico obiettivo di dare una prima informazione ai potenziali interessati. Pertanto, consigliamo, agli stessi di assumere le loro decisioni sulla base di normativa completa da fonti ufficiali ovvero di ricorrere a professionisti qualificati di settore.

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Bonus Formazione 4.0 - Legge di Bilancio 2020

Il bonus formazione 4.0 viene confermato per il 2020, semplificandone anche le procedure ai fini della sua fruizione. In particolare, viene eliminato l’obbligo, ai fini del riconoscimento del credito d’imposta, della stipula e del deposito dei contratti collettivi aziendali o territoriali presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente.

Viene inoltre previsto che nel caso in cui le attività di formazione siano erogate da soggetti esterni all’impresa, sono ammissibili anche le attività commissionate agli Istituti Tecnici Superiori.

Vengono inoltre ritoccate le misure agevolative. Nello specifico, per le spese sostenute nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, il credito d’imposta è attribuito:

- alle piccole imprese: nella misura del 50% delle spese sostenute e nel limite massimo annuale di 300.000 euro;

- alle me die imprese: nella misura del 40% delle spese sostenute e nel limite massimo annuale di 250.000 euro;

- alle grandi imprese: nella misura del 30% delle spese sostenute e nel limite massimo annuale di 250.000 euro.

Per tutte le imprese, la misura del credito d’imposta è aumentata, fermi restando i limiti massimi annuali, al 60% nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione ammissibili rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o ultra svantaggia ti come definite dal decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali 17 ottobre 2017.

Ai fini dell’attuazione del beneficio nel 2020, per espressa previsione normativa, sono applicabili le vigenti disposizioni contenute nel decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 4 maggio 2018.

Per maggiori informazioni potete contattarci al numero 0836.331715 o inviarci una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Nuova Sabatini - Legge di Bilancio 2020

Viene disposto il rifinanziamento della Nuova Sabatini, la misura a favore delle micro , piccole e medie impre s e che prevede l’erogazione di contributi da parte del Ministero dello Sviluppo economico a copertura di parte degli interessi su finanziamenti, sia bancari che in leasing, finalizzati ad investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature, compresi i cd. investimenti “Industria 4.0.

Leggi anche Nuova Sabatini: rifinanziamento a sostegno delle PMI, anche in versione“green”

Le risorse complessivamente stanziate ammontano a 540 milioni di euro, di cui:

- 105 milioni di euro per l'anno 2020;

- 97 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2024;

- 47 milioni di euro per l'anno 2025.

Viene inoltre previsto:

- un contributo maggiorato per gli investimenti innovativi realizzati nel Mezzogiorno. In particolare, per le micro e piccole imprese che effettuano investimenti in tecnologie Industria 4.0 nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, dal 2020, il contributo ministeriale “ordinario” sarà maggiorato del 100%. Le risorse stanziate per la concessione di tale contributo ammontano a 60 milioni di euro (12 milioni di euro per il 2020, 11 milioni per ciascuno degli anni dal 2021 al 2024 e 4 milioni di euro per l’anno 2025);

- un contributo pari al 3,575% per l’acquisto, anche mediante operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi. Per la concessione di tale contributo, viene prevista una riserva pari al 25% delle risorse stanziate.

 

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Nuovo credito d'imposta investimenti - Legge di Bilancio 2020

Ridefiniti gli incentivi fiscali per gli investimenti in beni strumentali, con la trasformazione del super e iper ammortamento in un credito d’imposta.

Il nuovo bonus compete per gli investimenti in beni nuovi strumentali all’esercizio d’impresa, destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, effettuali dal 1° gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2020 ovvero entro il 30 giugno 2021 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2020 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Sono esclusi :

- i veicoli e gli altri mezzi di trasporto di cui all’art. 164, comma 1, TUIR;

- i beni materiali strumentali con coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5%;

- i fabbricati e le costruzioni;

- i beni indicati nella tabella di cui all’allegato 3 alla legge di Stabilità 2016 (ossia: condutture utilizzate dalle industrie di imbottigliamento di acque minerali, dagli stabilimenti termali e idrotermali; condutture per la produzione e distribuzione di gas naturale; materiale rotabile);

- i beni gratuitamente devolvibili delle imprese operanti in concessione e a tariffa nei settori dell'energia, dell'acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico e della raccolta e smaltimento rifiuti.]

           

L’aliquota agevolativa è pari:

- per gli investimenti in beni materiali Industria 4.0 (beni ricompresi nell'allegato A annesso alla Legge di Bilancio 2017) al 40% per investimenti fino a 2,5 milioni e al 20% per la quota di investimenti oltre 2,5 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro;

- per gli investimenti in beni immateriali Industria 4.0 (beni ricompresi nell'allegato B annesso alla Legge di Bilancio 2017, come integrato dalla Legge di Bilancio 2018) al 15% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 700.000 euro. Sono agevolabili anche le spese per servizi sostenute in relazione all'utilizzo dei beni di cui al predetto allegato B mediante soluzioni di cloud computing, per la quota imputabile per competenza;

- per investimenti in beni materiali strumentali nuovi diversi dai precedenti (non Industria 4.0) al 6% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

Il credito d’imposta spetta a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato (incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti), indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito.

Per gli investimenti aventi a oggetto beni materiali non Industria 4, sono ammessi anche gli esercenti arti e professioni .

Sono escluse:

- le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale prevista dalla legge fallimentare, dal D.Lgs. n. 14/2019, o da altre leggi speciali o che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni;

- le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell'art. 9, comma 2, D.Lgs. n. 231/2001. La fruizione dell’incentivo spettante è subordinata al rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Per maggiori informazioni potete contattarci al numero 0836.331715 o inviarci una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

CROWFUNDING PER I MINIBOND ( novità nella legge di bilancio 2018)

I finanziamenti tramite minibond da parte delle pmi potranno essere sottoscritti nei portali online sfruttando le piattaforme di crowfunding per lo sviluppo di questo strumento.

Per info contattateci alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonate allo 0836.331715

Al via il nuovo Bando ISI 2018

L’Avviso pubblico Isi 2018 ha l’obiettivo:

  • di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori;
  • di incentivare le microimprese e le piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli per l’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, ridurre il livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali, ciò al fine di soddisfare l’obiettivo del miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali dell'azienda agricola mediante una riduzione dei costi di produzione o il miglioramento e la riconversione della produzione assicurando, al contempo, un miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori.

Fondi a disposizione
Con l’Avviso pubblico Isi 2018 Inail mette a disposizione Euro 369.726.206,00 suddivisi in 5 Assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari

  • Asse 1 (Isi Generalista) euro 182.308.344,00 ripartiti in:
    • Asse.1.1 euro 180.308.344,00 per i progetti di investimento
    • Asse 1.2 euro 2.000.000,00 per i progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
  • Asse 2 (Isi Tematica) euro 45.000.000,00 per i progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC);
  • Asse 3 (Isi Amianto) euro 97.417.862,00 per i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto;
  • Asse 4 (Isi Micro e Piccole Imprese) euro 10.000.000,00 per i progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività (Ateco 2007 A03.1, C13, C14, C15);
  • Asse 5 (Isi Agricoltura) euro 35.000.000,00 per i progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli, così suddivisi:
    • Asse 5.1 euro 30.000.000,00: per la generalità delle imprese agricole
    • Asse 5.2 euro 5.000.000,00: riservato ai giovani agricoltori, organizzati anche in forma societaria.

I finanziamenti sono a fondo perduto e vengono assegnati fino a esaurimento delle risorse finanziarie, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.

Relativamente agli Assi 1 (sub Assi 1.1. e 1.2), 2, 3 è concesso un finanziamento in conto capitale nella misura del 65% calcolato sull’importo delle spese ritenute ammissibili. Il finanziamento massimo erogabile è pari a 130.000,00 Euro e il finanziamento minimo ammissibile è pari a 5.000,00 Euro. Per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (sub Asse 1.2) non è fissato il limite minimo di finanziamento.

Relativamente all’Asse 4 è concesso un finanziamento in conto capitale nella misura del al 65% calcolato sull’importo delle spese ritenute ammissibili. Il finanziamento massimo erogabile è pari a 50.000,00 Euro ed il finanziamento minimo ammissibile è pari a 2.000,00 Euro.

Relativamente all’Asse 5 (Asse 5.1 ed Asse 5.2) è concesso un finanziamento in conto capitale nella misura del:

  • 40% per i soggetti destinatari dell’Asse 5.1 (generalità delle imprese agricole);
  • 50% per i soggetti destinatari dell’Asse 5.2 (giovani agricoltori);

calcolato sull’importo delle spese ritenute ammissibili, comunque non superiore a Euro 60.000,00 non inferiore a Euro 1.000,00.

 
Soggetti destinatari

Asse 1 (sub Assi 1.1 e 1.2):

Per i progetti di investimento e per i progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale i soggetti destinatari dei finanziamenti sono esclusivamente le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte al registro delle imprese o all’albo delle imprese artigiane, in possesso dei requisiti di cui all’Avviso pubblico ISI 2018.
Sono escluse:

  • le micro e piccole imprese anche individuali, operanti nei settori Pesca (codice Ateco 2007 A03.1) e Tessile-Confezione-Articoli in pelle e calzature (codici Ateco 2007 C13, C14 e C15);
  • le micro e piccole imprese, comprese quelle individuali, operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli.

Asse 2:
Per i progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi i soggetti destinatari dei finanziamenti sono:

  • le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte al Registro delle Imprese o all’albo delle imprese artigiane, in possesso dei requisiti di cui all’Avviso pubblico ISI 2018;
  • gli Enti del terzo settore in possesso dei requisiti di cui all’Avviso pubblico ISI 2018.

Non sono destinatarie dei finanziamenti per i progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi:

  • le micro e piccole imprese anche individuali, operanti nei settori Pesca (codice Ateco 2007 A03.1) e Tessile-Confezione-Articoli in pelle e calzature (codici Ateco 2007 C13, C14 e C15);
  • le micro e piccole imprese, comprese quelle individuali, operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli.

Asse 3:
Per i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto i soggetti destinatari dei finanziamenti sono esclusivamente le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte al registro delle imprese o all’albo delle imprese artigiane, in possesso dei requisiti di cui all’Avviso pubblico ISI 2018.
Non sono destinatarie dei finanziamenti per i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto:

  • le micro e piccole imprese, comprese quelle individuali, operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli.

Asse 4:
Per i progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività i soggetti destinatari dei finanziamenti sono esclusivamente le micro e piccole imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura, in possesso dei requisiti di cui all’Avviso pubblico ISI 2018 operanti nei settori Pesca (codice Ateco 2007 A03.1) e Tessile-Confezione-Articoli in pelle e calzature (codici Ateco 2007 C13, C14 e C15).

Asse 5:
Per i progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli i soggetti destinatari dei finanziamenti sono esclusivamente le micro e piccole imprese, operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli, iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese o all’Albo delle società cooperative di lavoro agricolo, in possesso dei requisiti di cui all’Avviso pubblico ISI 2018 nonché della qualifica di imprenditore agricolo di cui all’articolo 2135 del codice civile e titolari di partita IVA in campo agricolo, qualificate come:

  • Impresa individuale,
  • Società agricola,
  • Società cooperativa.

Le imprese destinatarie dell’Asse 5.2 (giovani agricoltori) devono inoltre avere al loro interno la presenza di giovani agricoltori come indicato dall’Avviso pubblico ISI 2018.

NUOVA SABATINI ( novità nella nuova legge di bilancio 2018)

Rifinanziata con 48 milioni di euro per il 2019 la misura che sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, software e tecnologie digitali.

Per maggiori dettagli contattaci a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o allo 0836.331715

Nuovo Accordo per il Credito – moratoria finanziamenti anche nel 2019

Scadenza 31 12 2020

L'ABI e la maggiori organizzazioni imprenditoriali hanno firmato un nuovo accordo per la sospensione e l'allungamento dei finanziamenti alle PMI.

Le misure di moratoria sui finanziamenti, che a partire dal 2009 hanno consentito alle PMI di ottenere liquidità aggiuntiva per circa 25 miliardi di euro, saranno accessibili anche il prossimo anno.

ABI, Alleanza delle Cooperative Italiane (AGCI, Confcooperative, Legacoop) CIA-Agricoltori Italiani, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confimi Industria, Confindustria e Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confersercenti) hanno infatti sottoscritto l’Accordo per il Credito 2019.

Il nuovo Accordo entrerà in vigore dal 1° gennaio e si applicherà ai finanziamenti in essere al 15 novembre 2018, data di firma dell'intesa. Nel frattempo, le banche continueranno a realizzare le operazioni di sospensione e allungamento dei finanziamenti secondo le regole dell’Accordo per il Credito 2015, al fine di garantire continuità alle misure di sostegno alle imprese.

L'Accordo per il credito 2019

Le misure previste dal nuovo Accordo sono:

  • sospensione, per un periodo massimo di 12 mesi, del rimborso della quota capitale dei finanziamenti, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie e nella forma tecnica del leasing (In questo secondo caso, la sospensione riguarda la quota capitale implicita dei canoni di leasing);
  • allungamento della scadenza dei finanziamenti fino al massimo del 100% della durata residua del piano di ammortamento (per i finanziamenti a breve termine e il credito agrario di conduzione l'allungamento è previsto per un periodo massimo pari, rispettivamente, a 270 giorni e 120 giorni).

In base all'Accordo il tasso di interesse può essere aumentato rispetto a quello previsto nel contratto originario solo in funzione degli eventuali maggiori costi sostenuti dalla banca ai fini della realizzazione dell’operazione. In ogni caso, il nuovo tasso di interesse del finanziamento non può essere superiore a quello originario di 60 punti base.

L'Accordo rafforza, inoltre, la collaborazione tra banche e imprese, per svolgere un’azione comune per l’analisi e la definizione di posizioni condivise su iniziative normative e regolamentari di matrice europea e internazionale che impattano sull’accesso al credito per le imprese.

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Credito d'imposta formazione 4.0 (previsto restyling con legge di bilancio 2018)

A cosa serve

Stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale nelle materie aventi a oggetto le tecnologie rilevanti per il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”, cosiddette “tecnologie abilitanti”.

Quali sono le tecnologie abilitanti?

  1. a) big data e analisi dei dati;
  2. b) cloud e fog computing;
  3. c) cyber security;
  4. d) simulazione e sistemi cyber-fisici;
  5. e) prototipazione rapida;
  6. f) sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
  7. g) robotica avanzata e collaborativa;
  8. h) interfaccia uomo macchina;
  9. i) manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
  10. l) internet delle cose e delle macchine;
  11. m) integrazione digitale dei processi aziendali.

Quali vantaggi

  • Credito d'imposta del 40% delle spese relative al personale dipendente impegnato nelle attività di formazione ammissibili, limitatamente al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di formazione, sostenute nel periodo d'imposta agevolabile e nel limite massimo di 300.000 euro per ciascun beneficiario, pattuite attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali.
  • Sono ammissibili al credito d'imposta anche le eventuali spese relative al personale dipendente ordinariamente occupato in uno degli ambiti aziendali individuati nell'allegato A della legge n. 205 del 2017 e che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili, nel limite del 30% della retribuzione complessiva annua spettante al dipendente.
  • La misura è applicabile alle spese in formazione sostenute nel periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017.

A chi si rivolge

  • Imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.
  • Enti non commerciali residenti svolgenti attività commerciali rilevanti ai fini del reddito d'impresa.
  • Imprese residenti all'estero con stabili organizzazioni sul territorio italiano.

Novità introdotte con la nuova legge di bilancio 2018

Prorogata di un anno, sino al 31 12 2019, l’applicazione del credito d’imposta 4.0. La misura è modulata secondo la dimensione dell’azienda: 50% per le piccole imprese, 40% per le medie e 30% per le grandi imprese.

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Voucher digitalizzazione 2018: elenco aziende ammesse

IMPRESE SOCIALI

Agevolazioni alle imprese per la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale

E' questa la nuova misura  messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico per promuovere la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale, sostenendo la nascita e la crescita delle imprese che operano, in tutto il territorio nazionale, per il perseguimento di meritevoli interessi generali e finalità di utilità sociale.

Soggetti beneficiari:

-          Imprese sociali, di cui all’art. 1 del d.lgs. 112/2017 - provvedimento che dal 20 luglio 2017 ha abrogato il previgente d.lgs. 155/2006 - iscritte nella sezione speciale delle imprese sociali del Registro delle imprese, purché costituite in forma di società (di persone o di capitali);

-          Cooperative sociali, di cui alla legge 381/1991 e relativi consorzi, iscritte nella categoria «cooperative sociali» dell’Albo nazionale delle società cooperative del Ministero dello sviluppo economico- dal 20 luglio 2017 le cooperative sociali hanno acquisito la qualifica di imprese sociali (art. 1, comma 4, del d.lgs. 112/2017);

-          Società cooperative con qualifica di ONLUS, di cui al d.lgs. 460/1997, iscritte nell’Albo nazionale delle società cooperative del Ministero dello sviluppo economico e nell’Anagrafe unica delle ONLUS, presso il Ministero dell’economia e delle finanze

Investimenti e spese ammissibili

La misura finanzia i programmi di investimento proposti dalle imprese operanti nell’ambito dell’economia sociale. I programmi di investimento devono prevedere spese ammissibili, al netto di IVA, non inferiori a 200.000,00 euro e non superiori a 10.000.000,00 di euro.

I programmi devono perseguire uno o più degli obiettivi previsti all’art. 8, comma 1, del decreto interministeriale 14 febbraio 2017, ossia:

  1. incremento occupazionale di categorie svantaggiate;
  2. inclusione sociale di soggetti vulnerabili;
  3. raggiungimento di specifici obiettivi volti alla salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente, del territorio e dei beni storico-culturali;
  4. conseguimento di ogni altro beneficio derivante da una attività di rilevante interesse pubblico o di utilità sociale in grado di colmare uno specifico fabbisogno all’interno di una comunità o territorio attraverso un aumento della disponibilità o della qualità di beni o servizi.

Sono ammissibili alle agevolazioni le spese sostenute dall’impresa beneficiaria a partire dalla data di presentazione della domanda e relative all'acquisto di beni e servizi rientranti nelle seguenti categorie :

  • suolo aziendale e sue sistemazioni;
  • fabbricati, opere edili / murarie, comprese le ristrutturazioni;
  • macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
  • programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa; brevetti, licenze e marchi;
  • formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell’impresa beneficiaria, funzionali alla realizzazione del progetto;
  • consulenze specialistiche, quali studi di fattibilità economico-finanziaria, progettazione e direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale;
  • spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità;
  • spese generali inerenti allo svolgimento dell’attività d’impresa.

Le agevolazioni

Consistono nella concessione di un finanziamento di durata fino a 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento massimo di 4 anni al tasso agevolato dello 0,5 per cento annuo.

Al finanziamento agevolato deve essere associato un finanziamento bancario, a tasso di mercato e di pari durata, erogato da una banca finanziatrice accreditata.

Il finanziamento agevolato e il finanziamento bancario vengono regolati in modo unitario da un unico contratto di finanziamento gestito dalla banca finanziatrice, per una copertura delle spese ammissibili pari all’80% dell’importo complessivo del programma d’investimento, di cui una quota pari al 70% a titolo di finanziamento agevolato e una quota pari al 30% di finanziamento bancario.

Le agevolazioni sono concesse a titolo di “de minimis” ai sensi dei Regolamenti (UE) n. 1407/2013 e n. 1408/2013 per il settore agricoltura  e n. 717/2014 per il settore della pesca e dell'acquacoltura.

Per i soli programmi che prevedono investimenti non superiori a 3 milioni di euro e che rientrano nel campo di applicazione del regolamento (UE) n. 1407/2013, al finanziamento agevolato può essere aggiunto un contributo non rimborsabile, nel limite massimo del 5 per cento delle spese ammissibili complessive.

Chi Siamo

La TOP CONSULTING è un’affermata società che si occupa di consulenza finanziaria e strategia aziendale. Trova origine nell’esperienza della dott.ssa Maria Marrocco le cui competenze accademiche e la molteplici esperienze professionali hanno permesso di creare una struttura in grado di soddisfare tutte le esigenze in tema di finanza delle piccole e medie imprese.

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