Esonero da ogni responsabilità

Le informazioni fornite sono sintetiche di bandi, regolamenti e circolari molto più ampi e articolati e hanno unico obiettivo di dare una prima informazione ai potenziali interessati. Pertanto, consigliamo, agli stessi di assumere le loro decisioni sulla base di normativa completa da fonti ufficiali ovvero di ricorrere a professionisti qualificati di settore.

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TITOLO VI

Aiuti per la tutela dell’ambienteRisultati immagini per titolo VI regione puglia efficientamento energetico

Avviso a sportello a partire dal 29/06/2015

Chi può richiedere l’agevolazione?

Possono richiedere l’agevolazione: le microimprese, le imprese di piccola dimensione e le medie imprese, come da definizione di cui alla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione del 6 maggio 2003, che intendono realizzare una iniziativa nell’ambito di uno dei codici Ateco ammissibili della “Classificazione delle Attività economiche ATECO 2007” elencati nell’allegato dell’Avviso Pubblico.

I soggetti proponenti alla data di presentazione della domanda di agevolazione devono essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle Imprese.

 

Quali attività posso realizzare?

Con il “Titolo VI - “Aiuti per la tutela dell’ambiente” si possono realizzare interventi in unità locali ubicate nel territorio della Regione Puglia e riguardanti:
a. efficienza energetica;
b. cogenerazione ad alto rendimento;
c. produzione di energia da fonti rinnovabili fino a un max del 60% dell’energia consumata mediamente nei tre anni solari antecedenti la data di presentazione della domanda e, comunque, fino al limite massimo di 500 kW. Al limite del 60% concorre la produzione da sistemi da fonti rinnovabili eventualmente già presenti nel sito.
I progetti di investimento devono obbligatoriamente prevedere la tipologia di intervento di cui alla lettere a) con un minimo del 2% di risparmio di energia primaria.
Per “Risparmio di energia” si intende, con riferimento alle tre Linee di finanziamento:
a) Linea Efficienza Energetica - Riduzione annuale dell’energia consumata (in tutte le sue forme) nel sito di interesse, a pari condizioni di esercizio industriale/aziendale (invarianza numero di pezzi di prodotto finito, invarianza periodo di riscaldamento/raffrescamento, invarianza giorni di lavoro, etc.), e a regime, qualsiasi sia la modalità della produzione dell’energia consumata (autoprodotta da fonte tradizionale, autoprodotta da fonte rinnovabile, acquistata da terzi, fornita al sito tramite le reti nazionali o locali di adduzione dei vettori energetici, etc.).
b) Linea Cogenerazione Ad Alto Rendimento - Riduzione annuale del prelievo di energia primaria dalle reti di adduzione dei vettori energetici a pari condizioni di esercizio industriale/aziendale (invarianza numero di pezzi di prodotto finito, invarianza periodo di riscaldamento/raffrescamento, invarianza giorni di lavoro, etc.) e a regime;
c) Linea Fonti di Energia Rinnovabile - Riduzione annuale del prelievo di energia primaria dalle reti di adduzione dei vettori energetici a pari condizioni di esercizio industriale/aziendale (invarianza numero di pezzi di prodotto finito, invarianza periodo di riscaldamento/raffrescamento, invarianza giorni di lavoro, etc.) e a regime.

 

Quali sono i documenti tecnici obbligatori?

L’ammissibilità del programma di investimento è subordinata alla presentazione di:

• una Diagnosi energetica ex ante riferita esclusivamente all’impianto o al sito oggetto dell’intervento, redatta da un tecnico abilitato iscritto all’albo, esterno all’organizzazione del proponente e senza vincoli di dipendenza con l’azienda o con il/i titolare/i dell’azienda proponente che:

    -  evidenzi lo stato pre-intervento dei consumi energetici in condizioni nominali di funzionamento dell’impianto o del sito oggetto di intervento e che, sulla base dei consumi registrati, spieghi l’origine dell’eventuali differenze (per eccesso o per difetto) rispetto alle condizioni di esercizio reale;

    -  riporti un elenco dettagliato dei dispositivi dei quali si indica e si valuta il consumo;

    -  riporti le indicazioni per i miglioramenti di tipo energetico necessari e possibili per l’incremento dell’efficienza di produzione energetica (Linea 2 - “Cogenerazione ad alto rendimento”) o la riduzione dei consumi di energia primaria (Linea 1 - “Efficienza energetica”).
    -  un progetto tecnico (avente carattere preliminare) in materia di energia redatto da un tecnico abilitato iscritto all’albo, interno o esterno all’organizzazione del proponente che:

  1. descriva il piano di interventi in accordo con la Diagnosi energetica ex-ante;
  2. riporti e quantifichi puntualmente tutti i dati energetici necessari a inquadrare lo stato di partenza;
  3. indichi le specifiche dei dispositivi, degli impianti, delle attrezzature e delle opere a corredo da modificare e/o integrare e/o realizzare;
  4. indichi le previsioni di consumo energetico degli impianti oggetto dell’intervento, al fine di giustificarne il dimensionamento per cui si richiede il contributo;

• una Scheda tecnica riassuntiva dei parametri energetici del progetto tecnico proposto.

 

Quali sono le spese ammissibili del Titolo VI - “Aiuti per la tutela dell’ambiente”?

I progetti di investimento ammissibili devono prevedere una spesa non inferiore a Euro 80.000,00 per unità locale e conseguire un risparmio di energia primaria (pari ad almeno il 15% dell’unità locale oggetto di investimento.
   • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, comprensivi delle spese in opere murarie e assimilate strettamente connesse ed indispensabili per consentire l’installazione degli impianti e dei macchinari (a titolo esemplificativo: basamenti macchinari, quadri e cavi elettrici degli impianti, etc. );
   • le spese di progettazione ingegneristica (per la redazione del progetto tecnico) e di direzione lavori sono ammissibili nel limite del 5% dell’investimento ammissibile;
   • le spese per la redazione della diagnosi energetica ex ante e della relazione finale dei risultati conseguiti nei limiti dell’1,5% degli investimenti ammissibili e nel limite complessivo massimo di € 10.000,00.
Si precisa che non sono ammissibili gli interventi sugli involucri edilizi (a titolo esemplificativo: sostituzione degli infissi, interventi strutturali, rifacimento/coibentazione delle superfici opache verticali e orizzontali, opere di impermeabilizzazione del capannone, etc.).

Le spese ammissibili dovranno derivare da atti giuridicamente vincolanti (contratti, lettere d’incarico, conferma d’ordine) da cui risulti chiaramente l’oggetto della prestazione, il suo importo, la sua pertinenza al progetto, i termini di consegna.

 

Quali sono la Forma e intensità delle agevolazioni?

Le agevolazioni saranno calcolate, indipendentemente dall’ammontare del progetto ammissibile, sull’importo massimo di € 4.000.000 per le medie imprese e di € 2.000.000 per le piccole e micro imprese.

La copertura finanziaria del piano di investimento finanziato dalla misura è prevista nelle seguenti percentuali:
- 35% mutuo a carico del Fondo Mutui al tasso pari al tasso di riferimento UE (Calcolato in ragione di quanto previsto nella Comunicazione della Commissione UE relativa alla revisione del metodo di fissazione dei tassi di riferimento e di attualizzazione n. 2008/C 14/02 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea del 19/01/2008);
- 30% Sovvenzione diretta;
- 35% mutuo a carico della banca finanziatrice.
L’impresa richiede un finanziamento bancario che deve coprire il 70% dell’investimento. Il periodo di durata del finanziamento bancario non potrà essere superiore a 6 anni di ammortamento più un anno di preammortamento.
Con riferimento alla sovvenzione diretta, l’aiuto sarà erogato in forma di contributo in conto impianti e non potrà essere superiore al 30% dell’investimento ammissibile e all’importo massimo di 1.200.000 euro per le medie imprese e di 600.000 euro per le piccole e micro imprese.
Le imprese beneficiarie in possesso del rating di legalità (articolo 5-ter del decreto legge 24 gennaio 2012, n.1, convertito con modificazioni della legge 24 maggio 2012, n. 27) beneficiano di una ulteriore sovvenzione diretta, nella misura del 2% dell’importo del finanziamento erogato dall’Intermediario Finanziario all’impresa beneficiaria.

Chi Siamo

La TOP CONSULTING è un’affermata società che si occupa di consulenza finanziaria e strategia aziendale. Trova origine nell’esperienza della dott.ssa Maria Marrocco le cui competenze accademiche e la molteplici esperienze professionali hanno permesso di creare una struttura in grado di soddisfare tutte le esigenze in tema di finanza delle piccole e medie imprese.

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