Al termine del 4° trimestre 2019 , il numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese ai sensi del decreto legge 179/2012 è pari a 10.882, in aumento di 272 unità (+2,6%) rispetto al trimestre precedente. Si tratta di un decreto volto a favorire la nascita e la crescita di nuove imprese ad alto valore tecnologico denominative “start-up innovative”. Obiettivo della policy è sostenere lo sviluppo di un ecosistema imprenditoriale orientato all’innovazione, capace di creare nuova occupazione e di attrarre capitale umano e finanziario dal mondo.
Ma come si diventa start up innovativa? Di seguito vengono indicati i requisiti richiesti :
- società di capitali (no società di persone) di piccole dimensioni, che producono e commercializzano beni e servizi innovativi ad alto valore tecnologico, impiegando capitale umano altamente qualificato;
- e' costituita e svolge attivita' d'impresa da non piu' di 5 anni;
- ha la sede principale dei propri affari e interessi in Italia;
- a partire dal secondo anno di attivita' della start-up innovativa, il totale del valore della produzione annua, cosi' come risultante dall'ultimo bilancio approvato entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio, non e' superiore a 5 milioni di euro;
- non distribuisce, e non ha distribuito, utili;
- ha, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
- non e' stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda;
- possiede almeno uno dei seguenti ulteriori requisiti:
1) le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 15% del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della start-up innovativa. Dal computo per le spese in ricerca e sviluppo sono escluse le spese per l'acquisto e la locazione di beni immobili. (Ai fini di questo provvedimento, in aggiunta a quanto previsto dai principi contabili, sono altresi' da annoverarsi tra le spese in ricerca e sviluppo: le spese relative allo sviluppo precompetitivo e competitivo, quali sperimentazione, prototipazione e sviluppo del business plan, le spese relative ai servizi di incubazione forniti da incubatori certificati, i costi lordi di personale interno e consulenti esterni impiegati nelle attivita' di ricerca e sviluppo, inclusi soci ed amministratori, le spese legali per la registrazione e protezione di proprieta' intellettuale, termini e licenze d'uso).
2) impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore ad 1/3 della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un'universita' italiana o straniera, o l’impiego in misura pari ad almeno 2/3 della forza lavoro complessiva di personale in possesso di laurea;
3) sia titolare o depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa ad un’ invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varieta' vegetale direttamente afferenti all'oggetto sociale e all'attivita' di impresa.
VANTAGGI A FAVORE DELLE START UP INNOVATIVE
Le imprese dotate dei requisiti di startup innovativa (possono contare su molte agevolazioni, quali semplificazioni ed esenzioni regolamentari, incentivi fiscali, facilitazioni nell’accesso al credito e al capitale di rischio, e nuovi programmi di finanziamento.
Nel dettaglio:
- Accesso al Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese (PMI).
- Esonero dal pagamento di imposte di bollo, diritti di segreteria e diritto annuale della Camera di Commercio. Rimane, invece, necessario il pagamento dell’imposta di registro.
- Detrazione Irpef del 30% della somma investita da persone fisiche nel capitale sociale della start up. L’investimento massimo detraibile non può superare 1 milione di euro per ciascun periodo d’imposta e deve essere mantenuto per almeno tre anni;
- Deduzione del 30% sino al 2025 della somma investita da una società nel capitale sociale di una start up. L’investimento massimo detraibile non può superare € 1.800.000 per ciascun periodo d’imposta . La percentuale di deduzione è del 30%;
- È possibile raccogliere capitale di rischio attraverso il crowdfounding (promozione dei progetti mediante piattaforme internet specifiche attraverso cui ottenere finanziamenti).
- È possibile stipulare contratti di lavoro a tempo determinato di durata compresa tra 6 e 36 mesi.
- Non sono sottoposte alle procedure concorsuali. L’indebitamento è gestito secondo la disciplina destinata ai soggetti non fallibili.
- Se si verifica una perdita superiore ad un terzo del capitale, c’è la possibilità di ripianarla entro i due esercizi successivi.
- Se, per la perdita di oltre un terzo del capitale, quest’ultimo scende al di sotto del minimo legale, c’è la possibilità di reintegrarlo entro l’esercizio successivo.
Diversi gli strumenti agevolati messi a disposizione per tali imprese. Tra i più importanti si sottolineano:
- Smart & start – strumento messo a disposizione da Invitalia per sostenere la nascita e la crescita delle start up innovative. Per maggiori dettagli sullo strumento clicca qui;
- Tecnonidi – bendo della regione Puglia rivolto alle imprese di piccola dimensione che intendano avviare o realizzare piani di investimenti a contenuto tecnologico nel territorio della Regione Puglia. Per maggiori dettagli sul bando clicca qui;
- Coworking – possibilità di godere di spazi e servizi ad alto valore aggiunto presso la nostra sede. Per dettagli clicca qui