PROROGATO PER IL 2020 IL CREDITO D'IMPOSTA (BONUS SUD)

E' stato prorogato per tutto il 2020 il credito d'imposta per il mezzogiorno.

Particolare attenzione, inoltre, è stata posta per le imprese i cui investimenti sono ubicati nelle zone ZES (cone economiche speciali) e zone SISMA CENTRO ITALIA.

Dal 25 settembre 2019, le imprese che intendono beneficiare dei bonus possono inoltrare le richieste all’Agenzia delle Entrate.

 

Bonus ZONE SPECIALI in sintesi

Il credito d’imposta Sisma è riconosciuto alle imprese per gli investimenti avviati dal 6 aprile 2018 (data della decisione dalla Commissione europea e realizzati entro il 31 dicembre 2019 nei Comuni delle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo, colpiti dagli eventi sismici verificatisi a decorrere dal 24 agosto 2016.

Il credito d’imposta spetta nelle misure pari al 25% per le grandi imprese, al 35% per le medie imprese e al 45% per le piccole imprese (tetto massimo per ciascun progetto d’investimento pari a: 3 milioni per le piccole imprese, 10 milioni per le medie imprese, 15 milioni per le grandi imprese).

Il credito di imposta ZES ( zone economiche speciali) è riconosciuto alle imprese nuove e già esistenti che effettuano investimenti nel territorio di una Zona economica speciale. Il beneficio è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti entro il 31 dicembre 2020 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 50 milioni di euro (sono agevolabili gli investimenti avviati a decorrere dalla data di entrata in vigore del DPCM istitutivo della zona economica speciale).

Il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno compete in relazione agli investimenti avviati e realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019, connessi ad un progetto di investimento iniziale.

Per tutti e tre i crediti di imposta, sono esclusi dal beneficio i soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo.

L’accesso al credito d’imposta è precluso anche alle imprese in difficoltà. Per i crediti d'imposta Sisma e ZES sono esclusi dal beneficio anche i soggetti che operano nei settori dell'agricoltura e della pesca e acquacoltura.